Il tenore Jesùs Leòn, Nadir, ha voce chiarissima, di smalto delicato e timbro gradevole, sufficiente proiezione e notevole facilità nel registro acuto. È capace di sfumature dinamiche, è musicale ed elegante nel canto legato. Quando occasionalmente tenta di ottenere un maggior volume forzando, la sua voce si indurisce, perdendo compattezza, ma finché si mantiene entro i suoi limiti naturali l’emissione è sciolta e il suono carezzevole. Arrivato al punto in cui tutti aspettano al varco il tenore, l’aria “Je crois entendre encore”, arcinota agli appassionati per le interpretazioni che cantanti leggendari ne hanno lasciato in disco, non delude, anzi crea un momento di grande fascino, riuscendo a cantare a mezzavoce su una tessitura indubbiamente scomoda, ricca di sol, la e si naturali da affrontare in piano o pianissimo. Terminando con la tradizionale frase non scritta che porta al do acuto – musicalmente discutibile, ma ben eseguita – raccoglie lunghi applausi e grida di ‘bravo’.
By Filippo Bozzi for GBOpera.it – February 25, 2016
Il tenore Jesús León non è stato da meno nel fornirci un Nadir di grande spessore; ottimo legato, bellissime dinamiche di suono lo hanno portato al varco di “Je crois entendre encore” dove ha saputo conferire ad ogni nota il giusto accento, fino a trascinare l’ascoltatore incantato, in un finale di sicura presa; un Do acuto (non scritto, ma eseguito perfettamente) pianissimo “ppp” che correva per la platea come un rombo di tuono.
By Simone Tomei For GliAmiciDellaMusica.Net – March 3, 2016
La sera del 25 febbraio Nadir era Jesús León, già conosciuto a Firenze per aver partecipato all’ultima produzione de I Puritani.Ha un grande controllo della linea di canto, riesce a fraseggiare con dolcezza e a sfumare e rinforzare su tessiture molto acute; cosicché Je crois entendre encore (nella tonalità originale), pur mancando di tinte sensuali, è eseguita con grande abilità, giungendo a dare una lettura di un fascino ipnotico che lascia il segno.
By Silvano Capecchi for OperaClick – February 25 2016